Care Colleghe, Cari Colleghi,
premettiamo che al momento la normativa nazionale a cui la Provincia Autonoma di Bolzano si rifà puntualmente se non per alcune scelte più restrittive, prevede che possano essere avviati unicamente i cantieri urgenti soggetti alla ATECO42, ed i lavori di manutenzione (elettricisti, idraulici).
I cantieri edili, allo stato dell’arte, sono esclusi.
La pressione che ultimamente viene esercitata sui CSE per la riapertura dei cantieri è da considerarsi impropria. La riapertura interesserà prima di tutto la parte tecnico amministrativa connessa con i contratti d’opera e successivamente il coordinatore della sicurezza che prenderà atto delle strategie proposte dall’impresa.
il CSE non ha il compito e né la competenza di valutare le misure di prevenzione adottate dall’impresa in ambito sanitario, non è in grado di gestire l’aumento dei costi di cantiere a seguito delle norme anticontagio se non per le fasi interferenziali.
Non è compito del CSE certificare la riapertura del cantiere!
L’impresa deve fornire un protocollo di intesa con il medico competente insieme ad un cronoprogramma specifico. Sulla base del nuovo cronoprogramma, qualora si ravvisassero dei rischi interferenziali, il CSE provvederà a modificare il PSC.
L’Ordine degli Ingegneri è coinvolto insieme alle altre categorie Professionali nella stesura delle Linee Guida necessarie per una riapertura dei cantieri ordinata.